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Mtools (1) è una raccolta di comandi utili per eseguire facilmente operazioni all'interno di file system Dos-FAT (comprendendo anche la gestione dei nomi lunghi); soprattutto, senza la necessità di innestarli e staccarli.
Infatti, non si tratta di uno strumento indispensabile; tuttavia, dal momento che il formato Dos-FAT, data la sua diffusione, è molto comodo quando si vogliono utilizzare dischetti per trasferire file da un sistema all'altro, Mtools dà un aiuto in più, evitando di dover innestare e staccare le unità.
Mtools è composto da un solo programma eseguibile, mtools, da un file di configurazione generale, /etc/mtools.conf
, eventualmente da file di configurazione personalizzati, ~/.mtoolsrc
e da una serie di collegamenti simbolici che puntano all'unico eseguibile. Così, a seconda del nome con cui viene chiamato il programma mtools, questo si comporta in modo differente.
Eventualmente, volendo utilizzare il sistema grafico X (parte xxvi), è possibile usare il programma MToolsFM, ovvero Mtools file manager.
I comandi di Mtools, ovvero i collegamenti simbolici che puntano al programma mtools, cercano di emulare il comportamento dei comandi analoghi del Dos:
le unità a disco vengono identificate attraverso una lettera seguita da due punti (A:
, B:
,...), in base alla configurazione;
quando si fa riferimento a file e directory contenuti nel file system globale (il file system principale e quelli che su di esso sono stati innestati), si usa la notazione consueta negli ambienti Unix;
quando si fa riferimento a file e directory contenuti nei dischi Dos, per separare le directory si possono utilizzare sia le barre oblique normali (/), sia quelle inverse (\), badando però che la shell non tenti di interpretarle diversamente da ciò che si intende;
quando si fa riferimento a file e directory contenuti nei dischi Dos, l'asterisco (*) da solo ricopre il ruolo del modello *.* del Dos e bisogna fare in modo che non sia interpretato dalla shell;
le opzioni sono prefissate con un trattino (-), al contrario del Dos, in cui si utilizza la barra obliqua normale (/).
La configurazione di Mtools avviene fondamentalmente attraverso i file /etc/mtools.conf
e ~/.mtoolsrc
; il primo rappresenta la configurazione generale, il secondo quella personalizzata. Il contenuto dei due file segue le stesse regole, tuttavia è importante considerare che le direttive contenute nella configurazione personalizzata tendono a sostituirsi a quelle generali.
Questi file di configurazione possono contenere commenti, introdotti dal simbolo # e terminati dalla fine della riga; inoltre, le righe vuote sono ignorate.
Le direttive sono suddivise in sezioni, identificate da una sorta di etichetta terminata da due punti verticali (:), che rappresentano ognuna un'unità a dischi, secondo lo standard Dos. Alcune direttive hanno però un effetto globale, indipendente dalle sezioni. Queste ultime hanno la forma di assegnamenti di variabili e, in effetti, la loro definizione potrebbe essere fatta anche al di fuori dei file di configurazione, attraverso l'assegnamento e l'esportazione di variabili globali con lo stesso nome.
Le direttive globali sono espresse in forma di assegnamento, dove, nella maggior parte dei casi, il valore assegnato può essere zero o uno, mentre negli altri si tratta di stringhe. Evidentemente, quando l'assegnamento riguarda solo valori binari, si ha di fronte una variabile booleana che rappresenta l'attivazione (1) o la disattivazione (0) di qualcosa.
Tabella 136.1. Alcune direttive globali. |
A parte la configurazione globale di Mtools, è importante definire le varie unità a dischi che si intendono utilizzare e la relativa configurazione. Si apre una sezione riferita a un'unità particolare nel modo seguente:
drive lettera: |
Per esempio, drive a:, apre una sezione riferita alla prima unità a dischi secondo il Dos. Il minimo per questa sezione, è la definizione del dispositivo corrispondente a tale unità virtuale, come mostrato nell'esempio seguente:
|
Tabella 136.3. Alcune direttive.
|
La configurazione standard di Mtools, che si trova nel file /etc/mtools.conf
standard delle distribuzioni GNU/Linux, è utile a comprendere in che modo vadano utilizzate le direttive più importanti.
Per quanto riguarda l'utilizzo comune di Mtools, cioè quello riferito esclusivamente ai dischetti, tale configurazione standard è già sufficiente.
|
Nell'esempio si mostra anche l'unità N:
, riferita a una partizione contenuta nel file /var/lib/dosemu/hdimage
, a partire dalla posizione 128. Questo file è solitamente l'immagine del disco C:
per DOSEMU (capitolo 644).(2)
Con il comando mtoolstest, usato senza argomenti, è possibile verificare la configurazione. Quello che si ottiene attraverso lo standard output è una sorta di file mtools.conf
dettagliato di tutta la configurazione attiva, compresi i valori predefiniti.
In base alla configurazione, Mtools utilizza file-immagine o file di dispositivo determinati. Evidentemente, la proprietà e i permessi su questi regolano l'accessibilità agli utenti. È probabile che si desideri concedere, a tutti o a un gruppo di utenti, l'accesso in lettura e scrittura alle unità a dischetti. Per farlo, occorre intervenire sui file di dispositivo /dev/fd*
.
Nel caso si intenda concedere a chiunque l'accesso indiscriminato a tali unità, è sufficiente attribuire tutti i permessi di lettura e di scrittura.
#
chmod a+rw /dev/fd*
[Invio]
Se si vuole concedere solo a un gruppo di utenti la possibilità di accedere ai dischetti, occorre fare in modo che tali dispositivi appartengano al gruppo floppy e che a questo gruppo siano aggregati tali utenti.
#
chgrp floppy /dev/fd*
[Invio]
#
chmod g+rw /dev/fd*
[Invio]
#
gpasswd -a tizio floppy
[Invio]
#
gpasswd -a caio floppy
[Invio]
#
gpasswd -a ... floppy
[Invio]
Se non si dispone di gpasswd, probabilmente perché non è disponibile la gestione delle parole d'ordine oscurate, basta agire manualmente nel file /etc/group
.
Come accennato, i comandi di Mtools emulano una serie di comandi Dos. Per facilitare le cose all'utente, i comandi Mtools hanno gli stessi nomi di quelli Dos, con l'aggiunta di una lettera «m» iniziale. Da questo l'origine del nome, dove la «m» sta per «MS-Dos».
mattrib [+a|-a] [+h|-h] [+r|-r] [+s|-s] file_dos... |
Il comando mattrib serve a modificare gli attributi dei file Dos indicati come argomenti. L'esempio seguente, toglie l'attributo di sola lettura a tutti i file contenuti nel dischetto A:
(si usano gli apici singoli per evitare che la shell interpreti l'asterisco).
$
mattrib -r 'a:/*'
[Invio]
mbadblock unità_dos |
Il comando mbadblock scandisce un'unità Dos alla ricerca di settori difettosi, marcandoli come tali nella FAT. L'esempio seguente verifica il dischetto A:
.
$
mbadblock a:
[Invio]
mcd [directory_dos] |
Il comando mcd permette di modificare o conoscere la directory corrente delle unità Dos. L'esempio seguente cambia la directory corrente nel dischetto A:
.
$
mcd a:/ciao
[Invio]
mcopy [opzioni] origine... [destinazione] |
Il comando mcopy è il più importante di tutta la serie degli Mtools. Consente di copiare file da e verso unità Dos, oltre che da e verso il file system Unix. Questo significa che l'origine e la destinazione possono essere indifferentemente file o directory Dos o Unix, permettendo quindi anche la copia da unità Dos a unità Dos, così come da file Unix a file Unix.
Quando la destinazione viene omessa, si intende fare riferimento implicitamente alla directory corrente nel file system Unix.
Una caratteristica importante di mcopy sta nella possibilità di convertire automaticamente il testo in modo che i codici di interruzione di riga siano compatibili con il Dos (<CR><LF>), oppure con i sistemi Unix (<LF>).
Segue la descrizione di alcuni esempi.
$
mcopy lettera a:
[Invio]
Copia il file lettera
che si trova nella directory corrente del file system Unix, nella directory corrente dell'unità A:
.
$
mcopy /tmp/prove/* a:/prove
[Invio]
Copia tutto il contenuto della directory /tmp/prove/
della directory \PROVE\
dell'unità A:
.
$
mcopy a: /tmp
[Invio]
Copia il contenuto della directory corrente dell'unità A:
nella directory /tmp/
.
mdel file_dos... |
Il comando mdel cancella i file Dos indicati come argomento. L'esempio seguente cancella il file A:\PROVA.DOC
.
$
mdel a:/prova.doc
[Invio]
mdeltree directory_dos... |
Il comando mdeltree cancella le directory Dos indicate come argomento. L'esempio seguente cancella la directory A:\LETTERE\
.
$
mdeltree a:/lettere
[Invio]
mdir [opzioni] percorso_dos... |
Il comando mdir elenca i file e il contenuto delle directory indicate come argomenti.
Tabella 136.6. Alcune opzioni.
|
Segue la descrizione di alcuni esempi.
$
mdir a:
[Invio]
Emette l'elenco del contenuto della directory corrente dell'unità A:
.
$
mdir 'a:/*.com'
[Invio]
Emette l'elenco dei file che terminano con l'estensione .COM
, contenuti nella directory radice dell'unità A:
. Gli apici servono per evitare che la shell tenti di interpretare in qualche modo l'asterisco.
mmd directory_dos... |
Il comando mmd crea le directory Dos indicate come argomento. L'esempio seguente crea la directory A:\LETTERE\
.
$
mmd a:/lettere
[Invio]
mmove origine_dos... destinazione_dos |
Il comando mmove sposta o rinomina uno o più file e directory. Se l'origine è composta da più file o directory, la destinazione deve essere una directory. L'esempio seguente sposta tutti i file A:\*.DOC
nella directory A:\LETTERE\
.
$
mmove 'a:/*.doc' a:/lettere
[Invio]
mrd directory_dos... |
Il comando mrd elimina le directory indicate come argomento, purché siano vuote. L'esempio seguente elimina la directory A:\LETTERE\
.
$
mrd a:/lettere
[Invio]
mren origine_dos... destinazione_dos |
Il comando mren rinomina o sposta uno o più file e directory. Se l'origine è composta da più file o directory, la destinazione deve essere una directory. L'esempio seguente rinomina il file A:\PIPPO.DOC
in A:\PIPPO.TXT
.
$
mren a:/pippo.doc a:/pippo.txt
[Invio]
mtype [opzioni] file_dos... |
Il comando mtype emette attraverso lo standard output il contenuto dei file indicati come argomento.
L'esempio seguente visualizza il contenuto del file A:\LETTERA.TXT
convertendo opportunamente i codici di interruzione di riga:
$
mtype -t a:/lettere.txt
[Invio]
MToolsFM (3) è un'applicazione grafica, per X, che offre un gestore di file con cui è più facile trasferire file da e verso un dischetto inizializzato in formato Dos-FAT. Si compone dell'eseguibile MToolsFM, con tanto di maiuscole come scritto:
MToolsFM [opzioni] |
Generalmente non si utilizzano opzioni e, come si vede, non sono previsti altri argomenti.
Figura 136.8. L'aspetto di MToolsFM durante il funzionamento: in questo caso appare a sinistra il contenuto di una certa directory e a destra il contenuto del dischetto.
|
La configurazione di MToolsFM dipende principalmente dalla configurazione di Mtools, quindi dal file /etc/mtoolsfm.conf
ed eventualmente dal file ~/.mtoolsfm
, che costituisce quella personalizzata. Il file di configurazione predefinito dovrebbe avere l'aspetto seguente:
|
La direttiva DRIVES serve a dichiarare le lettere di dischi Dos che si prevede di utilizzare. In pratica, qui vanno indicate le lettere stabilite nella configurazione di Mtools. Le direttive LEFTDRIVE e RIGHTDRIVE servono a specificare cosa visualizzare inizialmente nel pannello di sinistra e cosa in quello di destra; il carattere spazio, così come si vede nell'esempio, fa riferimento al contenuto della directory corrente, mentre si può mettere una lettera per specificare il contenuto di un disco Dos. La direttiva MPATH serve a indicare la collocazione dell'eseguibile mtools e dei suoi collegamenti simbolici.
La configurazione personalizzata, costituita dal file ~/.mtoolsfm
, può essere modificata anche attraverso il programma stesso.
Alain Knaff, Utilities to access DOS disks in UNIX
info mtools
mtools(1)
Appunti di informatica libera 2006.07.01 --- Copyright © 2000-2006 Daniele Giacomini -- <daniele (ad) swlibero·org>
2) Il valore corretto per lo scostamento da utilizzare quando si vuole accedere alle immagini di DOSEMU, dipende dalla versione di questo emulatore, dal momento che nel tempo, il formato del file è cambiato varie volte.
Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome mtools.htm
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