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Questa opera è nata come una raccolta di «appunti» riferiti inizialmente al sistema operativo GNU/Linux, secondo le esigenze personali dell'autore; successivamente, l'attenzione si è allargata a un contesto più ampio. Per questo, dall'anno 2000 cambia il titolo dell'opera che all'inizio era Appunti Linux.
Questa opera rimane comunque orientata fondamentalmente verso i sistemi GNU, principalmente GNU/Linux, su una piattaforma hardware Intel i386 o superiore.
I diritti di Appunti Linux e di Appunti di informatica libera non sono in vendita; tuttavia, la licenza che protegge questa opera non impedisce la pubblicazione commerciale. Chi fosse interessato a questo, deve leggere il testo della licenza, che appare integralmente nell'appendice A, tenendo in considerazione il fatto che l'autore non è disposto ad autorizzare il cambiamento delle condizioni, che già appaiono nell'edizione pubblicata su Internet. |
Con il termine «Unix», scritto in questo modo, si intende identificare il complesso di tutti i sistemi operativi che si rifanno al sistema operativo UNIX originale, anche se non sono stati costruiti a partire dagli stessi sorgenti. GNU/Linux, GNU/Hurd, i sistemi *BSD e Minix sono intesi come appartenenti a questa famiglia di sistemi operativi.
Con il termine «X» si intende indicare il sistema grafico X in modo imprecisato, con l'intenzione di non fare riferimento a un marchio particolare.
Con il termine «Dos» si fa riferimento a tutti i sistemi operativi cloni di MS-Dos, compreso l'originale.
Quando un comando, un modello sintattico o un esempio contiene una riga molto larga, che non può essere rappresentata nella sua interezza senza spezzarla in due o più parti, si usa una notazione che cambia in funzione del tipo di composizione finale. Seguono alcuni esempi che servono a far capire la simbologia adottata, in modo da non confonderla con il contenuto effettivo della riga che si vuole rappresentare.
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Si osservi che dalla suddivisione si deve intendere anche se tra un pezzo e l'altro esiste uno spazio o meno. Nei primi due esempi della tabella c'è uno spazio prima dell'interruzione, mentre nell'ultimo non ci sono spazi.
Nell'opera si utilizza lo standard IEC 60027-2, come annotato in particolare nella sezione 304.5.4, per rappresentare i moltiplicatori di quantità relative alla misurazione dei dati.
I numeri con base di numerazione diversa da quella comune vengono rappresentati in modo uniforme, attraverso l'indicazione della base stessa, senza usare le notazioni tipiche dell'ambito informatico. Per esempio: 0A16 = 1010 = 128 = 10102.
All'interno dell'opera appaiono delle informazioni sulle licenze del software che viene presentato. Ciò ha lo scopo di dare una visione un po' più completa, per consentire una valutazione migliore sull'opportunità o meno di utilizzare quel software per i propri fini. Infatti, esiste una confusione eccessiva su cosa sia «libero» e cosa non può essere considerato tale.
L'attenzione alle licenze non serve solo per sapere se ciò che si vuole fare è concesso o meno. Soprattutto quando si vuole contribuire alla produzione di software libero, se ciò che si vuole realizzare dipende da qualcosa che esiste già, è necessario che la sua licenza sia compatibile con quella che si intende usare per il proprio lavoro, oltre che con i fini che si intendono raggiungere.
Le difficoltà maggiori si incontrano di fronte a licenze specifiche non standard, peggio ancora se queste sono formulate in modo ambiguo o contraddittorio.
Le informazioni che appaiono a questo proposito all'interno dell'opera potrebbero risultare imprecise, soprattutto a seguito delle novità che possono sopraggiungere (non è raro che un autore decida di modificare la propria licenza). Le segnalazioni di questo tipo, come di ogni altro difetto dell'opera, sono sempre gradite.
Nelle definizioni sintetiche che vengono mostrate a piè di pagina, i criteri scelti per poter ritenere un programma software libero sono più restrittivi delle cinque libertà essenziali elencate nella sezione 1.1. |
In generale non si esclude la presenza di contributi all'opera; tuttavia, se si vuole realizzare un documento coerente, non è facile gestire l'organizzazione che sarebbe necessaria in presenza di molti autori.
Se qualche autore desidera collaborare, si chiede a lui, o a lei, di non porre limiti all'utilizzo e alla modifica di quanto scritto, in modo che possa essere gestito con la massima libertà. Per questa ragione: è necessario che si tratti di documenti originali; inoltre c'è bisogno di una dichiarazione esplicita che autorizzi a utilizzare con la massima libertà lo scritto, anche con tutte le modifiche e gli smembramenti che si possano ritenere necessari o utili.
Non c'è qui l'interesse di appropriarsi del lavoro altrui ed è evidente che una richiesta del genere possa sembrare eccessiva. Tuttavia, si vuole chiarire che non si sta chiedendo alcuna collaborazione; se però viene offerta, si vuole evitare che possa creare più complicazioni che vantaggi. In tal senso, chi vuole mandare il proprio contributo allo scrivente, abbia la cortesia di inserire il testo seguente, possibilmente senza altre aggiunte:
Senza alcuna riserva, autorizzo Daniele Giacomini, a utilizzare e a modificare il mio documento, dal titolo originario «titolo» come meglio ritiene opportuno, nell'ambito dei suoi progetti di documentazione.
Chi dovesse desiderare di collaborare in maniera più consistente, curando la trattazione di argomenti di una certa importanza, deve tenere in considerazione lo stile generale dell'opera. Per questo c'è il capitolo 304 e ci sono le note particolari che appaiono nella parte lx. Tuttavia, in questo caso si chiede che per l'inclusione in Appunti di informatica libera sia concesso di applicare le stesse condizioni dell'opera complessiva, come in questo esempio:
Copyright © Tizio Tizi <tizio@dinkel.brot.dg> Tizio Tizi ha concesso l'inclusione del suo documento alle stesse condizioni dell'opera complessiva.
Per un riepilogo dei documenti appartenenti ad altri autori che appaiono inclusi in questa opera, si può consultare l'appendice B, che riporta una serie di annotazioni su alcune sezioni particolari dell'opera.
Dalla nascita di questa opera (1997) a oggi, sono state fatte diverse proposte per iniziare un progetto di traduzione in altre lingue, che però non sono state realizzate. Tuttavia, l'interesse da parte di lettori di altre lingue è già stato manifestato apertamente, come dimostrano sostanzialmente gli accessi ai pochi capitoli in lingua inglese che appaiono nell'opera.
Esistono diversi fattori che ostacolano la traduzione di questa opera secondo i metodi tradizionali, primo fra tutti il fatto che è sempre in continuo aggiornamento e revisione; inoltre, c'è da considerare che alcuni argomenti trattati non serve siano tradotti, perché esiste già una bibliografia migliore in inglese e anche in altre lingue.
In base a queste premesse, chi vuole contribuire può farlo per i capitoli di proprio interesse, fornendo all'autore dell'opera originale dei pezzi di sorgente SGML, anche senza una verifica della correttezza formale dell'SGML stesso. I capitoli tradotti verranno inseriti in uno o più volumi speciali, da cui si può estrapolare un'edizione particolare per quella lingua; inoltre si intende mantenere all'interno di ogni capitolo l'indicazione del nome dell'ultima persona che ne ha curato l'aggiornamento e la data di questo, mentre alla fine della raccolta di traduzioni si intende mostrare un indice analitico dei traduttori che hanno contribuito, con i riferimenti ai capitoli rispettivi.
Per questo tipo di traduzioni non si richiede uno stile particolare; inoltre, non è richiesto l'uso degli elementi special (SGML) di tipo ttid e di tipo ttsc, che non avrebbero senso al di fuori del testo in italiano. Eventualmente, nel momento in cui dovesse rendersi disponibile una certa quantità di materiale tradotto in una lingua particolare, potrà essere proposta una guida di stile specifica.
Anche se si intende mantenere un riferimento alle persone che contribuiscono attraverso la traduzione, si richiede comunque che questo materiale sia fornito cedendo esplicitamente i diritti relativi, come già spiegato nella sezione precedente.
Si veda eventualmente quanto appare all'indirizzo <http://linuxdidattica.org/a2/traduzioni/>.
Esiste una pubblicazione economica tratta dall'edizione 2001.01.30 di «Appunti di informatica libera». Si tratta precisamente di Appunti di informatica libera economici, ISBN 88-86422-43-1, pubblicato da Systems Comunicazioni srl <http://www.systems.it>. Utilizzando un motore di ricerca comune, è possibile trovare chi vende questa pubblicazione attraverso Internet.
Eventualmente è possibile trovare l'indirizzo di centri che stampano pubblicazioni telematiche libere a richiesta presso <http://www.gnutemberg.org>, che è il punto di riferimento dell'iniziativa «GNUtemberg!».
È molto importante l'opera delle persone che contribuiscono a diffondere questo documento, sia attraverso Internet, sia per mezzo di pubblicazioni su CD/DVD. Il nome di chi cura la diffusione di Appunti di informatica libera appare nell'elenco che si trova all'inizio del documento.
È altrettanto importante il contributo di chi segnala errori di grammatica o di contenuto, per quanto piccoli questi errori possano essere.
La distribuzione di Appunti di informatica libera attraverso Internet, o ciò che si dovrebbe trovare nelle riproduzioni su CD-ROM, è organizzata nel modo seguente:
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La directory il cui nome corrisponde alla data di edizione, contiene il sorgente e altri file essenziali:
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Le directory PDF
e PS
, sono organizzate in modo da contenere file completi e file suddivisioni:
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Il nome dei file ha una struttura precisa:
a2-2006.07.01.[suddivisione.]formato_tipografico.formato_elettronico[.formato_archiviazione] |
Per esempio, il file PDF/a2-2006.07.01.a4.pdf
riguarda il formato PDF per la stampa su formato A4; inoltre, il file PDF/parti/a2-2006.07.01.7.a4.pdf
riguarda sempre il formato PDF per la stampa su formato A4, della sola parte settima. Per quanto riguarda i file suddivisi, si possono presentare i casi seguenti:
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La definizione del formato tipografico può essere anche molto complessa; l'esempio seguente riguarda un formato che non viene più fornito, ma consente di vedere una situazione abbastanza articolata:
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La stringa che si utilizza per descrivere il formato e la rilegatura può essere più breve, quando i dati mancanti sono «ovvi». Per esempio, *.a4.*
sarebbe equivalente a *.a4-1-a4-0h-0.*
, infatti si tratta di una stampa A4, che si fa su carta A4, pertanto si ottiene una sola pagina virtuale per ogni pagina reale, inoltre il foglio non va piegato e di conseguenza non si può realizzare una rilegatura tradizionale a filo.
Appunti di informatica libera è suddivisibile in volumi, su argomenti specifici. Ciò è inteso per facilitare la stampa e l'aggiornamento degli argomenti a cui si è interessati.
La distribuzione normale di Appunti di informatica libera si compone di alcuni file per la stampa in formato PDF. Questi file possono essere convertiti facilmente in PostScript; successivamente, attraverso Alml (parte lix) è possibile ottenere molti altri formati PostScript:
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I file PostScript organizzati per la rilegatura piegando i fogli che si stampano contengono l'indicazione esplicita dei gruppetti di pagine da riunire assieme. Per esempio, nel caso dei file *.a5-2-a4-1h-10.ps
, che sono file da stampare fronte e retro su fogli A4, a gruppetti di 10 fogli, da piegare a metà per ottenere un formato A5, sono numerati come si può vedere nella figura i2.10, dove si vede la visualizzazione con Ghostview. In questo modo, dovrebbe essere più semplice riprendere una stampa interrotta, oppure ristampare una sola segnatura particolare.
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I file che non riportano l'informazione del modo di piegare e di rilegare la stampa, non vanno piegati.
Per poter stampare uno qualunque dei vari formati ridotti, è necessario disporre di un'ottima stampante con una risoluzione minima di 600×600 punti per pollice (dpi), dotata di una buona quantità di memoria; inoltre, maggiore è la riduzione, migliore deve essere la qualità della carta (molto liscia). Se la memoria della stampante è insufficiente si possono notare pagine sfumate e illeggibili, alternate a pagine che invece risultano ben visibili (a parte la dimensione). |
Perché la conversione funzioni correttamente, è necessario che il file DVI si trovi nella directory corrente e che insieme a lui ci siano i file EPS delle immagini contenute nel documento.
Per ottenere il file PostScript, si utilizza Dvips, nel modo seguente:
dvips -o file_ps_da_generare file_dvi_di_partenza |
Per ottenere il file PDF, si utilizza Dvipdfm, nel modo seguente:
dvipdft -o file_pdf_da_generare file_dvi_di_partenza |
Segue l'elenco delle pubblicazioni conosciute e rintracciabili di Appunti Linux e di Appunti di informatica libera su CD-ROM, o in forma cartacea, che sono state fatte dalle riviste specializzate.
Questo elenco viene conservato come riferimento per poter dare una data certa all'esistenza dell'opera, nei suoi vari stadi evolutivi, di fronte a possibili contestazioni sul diritto di autore. Naturalmente, ogni segnalazione per poter correggere o aggiornare questo elenco è sempre gradita.
inter-punto-net <http://www.interpuntonet.it>, gennaio 1999, CD 1
inter-punto-net <http://www.interpuntonet.it> numero 44, marzo 1999, CD 1
inter-punto-net <http://www.interpuntonet.it> numero 46, maggio 1999, CD 1; numero 47, giugno 1999, CD 1
Internet News <http://www.tecnichenuove.com> numero 6, giugno 1999, CD «nero»
inter-punto-net <http://www.interpuntonet.it> numero 48, luglio 1999, CD 1
inter-punto-net <http://www.interpuntonet.it> numero 49, settembre 1999, CD 2
inter-punto-net <http://www.interpuntonet.it> numero 52, dicembre 1999, CD 2
inter-punto-net <http://www.interpuntonet.it> numero 56, aprile 2000, CD 2
inter-punto-net <http://www.interpuntonet.it> numero 58, giugno 2000, CD 1
Appunti di informatica libera 2000.07.31
inter-punto-net <http://www.interpuntonet.it> numero 61, ottobre 2000, CD 2; numero 62, novembre 2000, CD 2 (pacchetto .deb
della distribuzione Espresso)
Linux&C. <http://www.oltrelinux.com> numero 14; numero 15
Appunti di informatica libera 2001.01.30
Appunti di informatica libera economici (alcuni capitoli dell'opera originale sono stati omessi), ISBN 88-86422-43-1, edito da Systems Comunicazioni Srl, <http://www.systems.it>
Linux magazine <http://www.edmaster.it/index.php?job=arretrati&id=5> anno III, n. 13, agosto-settembre 2001
Internet News <http://www.tecnichenuove.com> numero 7, luglio 2001
Appunti di informatica libera 2001.08.15
Internet News <http://www.tecnichenuove.com> numero 11, novembre 2001; numero 2, febbraio 2002
Appunti di informatica libera 2002.03.10
Linux&C. <http://www.oltrelinux.com> anno IV, numero 26, CD 3
Appunti di informatica libera 2002.07.21
Linux magazine <http://www.edmaster.it/index.php?job=arretrati&id=5> anno III, n. 25, dicembre 2002
nanoLinux III (che include Appunti di informatica libera) 2003.01.01
Linux magazine <http://www.edmaster.it/index.php?job=arretrati&id=5> anno IV, n. 29, aprile 2003
Appunti di informatica libera 2003.01.01
Linux Pro <http://www.linuxpro.it/> numero 1, aprile 2003, CD 3
PC Upgrade <http://www.pcupgrade.it> maggio 2003
PC World EXTRA <http://www.idgworld.it> marzo 2003
Appunti di informatica libera 2004.01.01
Internet News <http://www.tecnichenuove.com> marzo 2004
Appunti di informatica libera 2004.08.30
Linux Pro <http://www.linuxpro.it/>, novembre 2004, DVD
Si ricorda che l'autore è solo un autodidatta, le cui conoscenze si limitano a quanto si può trovare in questi appunti, escludendo naturalmente le porzioni che sono evidenziate come opera di altri autori e tenendo conto che non tutto ciò che è scritto è necessariamente corretto (esatto). Pertanto, per tutto quello che non si trova già qui, è improbabile che possa dare delle indicazioni utili; inoltre, per ciò che richiede una risposta autorevole, è meglio rivolgersi a una persona qualificata, che abbia i titoli necessari.
Daniele Giacomini
Via Morganella Est, 21
I-31050 Ponzano Veneto (TV)
<daniele (ad) swlibero·org>
Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome introduzione_e_annotazioni_varie.htm
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