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La gestione dei fax, anche se passa in secondo piano rispetto ad altri metodi di comunicazione più efficaci, può essere una necessità in certe circostanze.
Efax (1) è un sistema di gestione di fax molto semplificato e composto essenzialmente da due eseguibili, efax e efix, oltre che dallo script fax. Per la precisione, efax si occupa di ricevere e trasmettere i fax, mentre efix converte i file utilizzati per i fax nel formato adatto alla loro trasmissione.
Per poter utilizzare il sistema di fax, dopo l'installazione è necessario configurarlo adeguatamente. Si può modificare lo script /usr/bin/fax
, oppure si può creare un file di configurazione tra quelli seguenti:
/etc/efax.rc
file di configurazione a livello globale;
~/.efaxrc
file di configurazione personale;
./.efaxrc
file di configurazione della directory locale.
Volendo rendere disponibile l'utilizzo del sistema di fax agli utenti comuni, occorre regolare i permessi o la proprietà del file di dispositivo riferito alla porta seriale cui è connesso il modem, in modo che gli utenti possano avere accesso in lettura e scrittura.
Negli esempi, quando si deve fare riferimento al file di dispositivo corrispondente al modem, viene indicato /dev/modem
, come collegamento al file di dispositivo reale nell'ambito della configurazione del proprio sistema. Si ricorda che l'uso di un tale collegamento potrebbe non essere conveniente in alcune situazioni.
La configurazione può essere definita intervenendo direttamente nello script fax oppure in uno dei file di configurazione. Ovviamente è preferibile modificare i file di configurazione.
I file di configurazione hanno l'aspetto di un pezzo di script di shell (Bourne), essendo proprio il programma fax uno script di questo tipo. In pratica, la configurazione si definisce attraverso l'assegnamento di variabili. Ovviamente, le righe vuote e quelle bianche vengono ignorate, così come viene ignorato il testo che segue il simbolo #.
Seguono alcune variabili che vale la pena di configurare secondo le proprie esigenze.
DEV
Deve contenere il nome del file di dispositivo riferito alla porta seriale del modem. Questo file deve essere accessibile dagli utenti che devono utilizzare il fax. Se si usa il collegamento /dev/modem
, si indica così:
|
FROM
Il numero di telefono della linea fax che si utilizza. Serve solo per compilare l'intestazione standard dei fax.
NAME
Il nome del mittente, di solito corrisponde al nome della propria azienda. Serve solo per compilare l'intestazione standard dei fax.
PAGE
Definisce il formato della pagina. Di solito, nel nostro paese si utilizza il formato A4:
|
PRTYPE
Definisce il tipo di stampante e di conseguenza il formato dei file che possono essere inviati al sistema di stampa tramite lpr. Se i filtri di stampa sono stati sistemati correttamente, conviene utilizzare il formato PostScript:
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PRCMD
Definisce il nome del comando di stampa. Di solito è lpr:
|
DIALPREFIX
Definisce il prefisso di composizione:
T corrisponde alla composizione a toni;
P corrisponde alla composizione a impulsi.
TELCVT
Permette di definire la conversione del segno + all'interno dei numeri telefonici. Di solito, con questo simbolo si fa riferimento al prefisso internazionale. Se si vuole utilizzare questa possibilità per fare riferimento all'Italia, si può indicare la riga seguente:
|
L'esempio mostrato serve a fare in modo che il prefisso +39, se utilizzato, deve essere semplicemente tolto, essendo necessario solo per chi chiama l'Italia dall'estero. In tutti gli altri casi, il segno + va sostituito con il prefisso necessario per identificare un numero estero: 00.
INIT
Il comando di inizializzazione da inviare a efax. In generale, il valore predefinito non è adatto perché richiama il profilo di configurazione del modem preimpostato dal fabbricante: AT&F. Così facendo, tra le altre cose, si imposta la modalità di responso in X4 che richiede la presenza del tono di chiamata (dialtone). Dal momento che in Italia, questo tono di chiamata non è fornito dal servizio telefonico, occorre utilizzare il tipo di responso X3. Se è stato configurato correttamente il modem registrando il profilo di configurazione corretto nella memoria non volatile, si può utilizzare il comando ATZ al posto di AT&F, oppure subito dopo.
|
In alternativa si può indicare solo il particolare del tipo di responso.
|
Se non si sistema questo particolare, si ottiene dal modem il solito messaggio: NO DIALTONE.
Viene mostrato nel seguito un estratto del file di configurazione (inteso come /etc/efax.rc
), per poter comprendere meglio il senso delle varie variabili di configurazione. L'esempio è incompleto, ma ciò che manca dovrebbe già risultare impostato in modo corretto.
|
Lo script fax consente di facilitare l'utilizzo della coppia di eseguibili efax e efix:
fax help |
fax make [-l|-h] file |
fax send [-l|-h] [-v] { -m | numero_telefonico } file_da_inviare... |
fax [ receive [-v] [ prefisso_file ] ] |
fax { print | view | rm } file... |
fax { queue | status [secondi] | start | stop } |
fax answer |
All'interno dello script è possibile modificare il contenuto di una serie di variabili, inoltre è possibile indicare il valore di una variabile conosciuta anche nella riga di comando. Per esempio è possibile scrivere un comando come quello seguente:
$
fax PAGE=a4 print lettera1
[Invio]
Segue la descrizione di alcuni esempi.
$
fax send 0123456789 prova.ps
[Invio]
Invia il file prova.ps
al numero 0123456789, dopo averlo convertito opportunamente.
$
fax send -v 0123456789 prova.ps
[Invio]
Come nell'esempio precedente, visualizzando l'esito della connessione, assieme alle informazioni sul fax ricevente.
$
fax send -v 0123456789 prova.ps 2>&1 | tee prova-report.txt
[Invio]
Come nell'esempio precedente, salvando una copia dell'esito della comunicazione nel file prova-report.txt
, attraverso il programma tee. Si osservi il fatto che i messaggi diagnostici vengono visualizzati attraverso lo standard error.
$
fax view prova.ps.001
[Invio]
Visualizza il file prova.ps.001
, che si presume di tipo TIFF, attraverso il programma definito nella direttiva VIEWCMD. Generalmente si tratta di Xloadimage, ovvero dell'eseguibile xloadimage, che richiede ovviamente l'interfaccia grafica X.
$
fax print prova.ps.001
[Invio]
Manda in stampa il file prova.ps.001
. Si intende che si tratti di un file TIFF, generato da Efax prima della trasmissione di un fax, oppure generato alla ricezione di un fax.
Nelle situazioni più comuni, Efax serve per trasmettere dei fax. Anche se tutto è già automatizzato in modo molto semplice, può essere necessario comprendere un po' meglio il funzionamento di Efax in questo senso, per essere sicuri di trasmettere dei fax leggibili.
In generale, un comando del tipo
$
fax send 0123456789 prova.txt
[Invio]
oppure
$
fax send 0123456789 prova.ps
[Invio]
è ciò che basta per trasmettere il file prova.txt
, oppure prova.ps
al numero 0123456789. Nel primo caso, si tratta di un file di testo, mentre nel secondo appare evidente che si tratti di un file PostScript. La conversione in formato TIFF avviene in modo automatico, nel primo caso se ne occupa efix, nel secondo viene interpellato Ghostscript. Tuttavia, mentre la conversione di un file di testo genera sempre buoni risultati, la conversione di un file PostScript risulta frequentemente in un file TIFF poco leggibile.
La procedura utilizzata da Efax nella fase di trasmissione prevede la creazione di una serie di file TIFF, uno per ogni pagina finale, aggiungendo al nome di origine un'estensione numerica di tre cifre. Per esempio, il file prova.txt.001
rappresenta la prima pagina del file prova.txt.001
. Si può richiedere la creazione di questi file intermedi, prima della trasmissione, attraverso il comando fax make:
$
fax make prova.txt
[Invio]
Successivamente, usando il comando già visto, la conversione non ha più luogo, perché Efax trova già questi file. In questo modo, prima di passare alla trasmissione è possibile visualizzare questi file, per valutare la qualità dell'immagine ottenuta. Per questo si può usare utilmente ImageMagick (sezione 167.2), che sfrutta l'interfaccia grafica X:
$
display prova.txt.*
[Invio]
Quando si parte da un'immagine ottenuta da uno scanner, è necessario convertire l'immagine in qualcosa di adatto per la trasmissione. Purtroppo, non conviene tentare di generare i file TIFF escludendo efix, perché inevitabilmente si ottiene qualcosa di non compatibile. La cosa migliore è passare per un passaggio intermedio che efix sia in grado di interpretare. Nel caso di ImageMagick, conviene salvare le immagini in formato FAX. Per esempio disponendo del file prova.ppm
, si può usare la conversione di ImageMagick nel modo seguente:
$
convert prova.ppm prova.fax
[Invio]
Successivamente si può ottenere la trasformazione in pagine TIFF, con il solito comando fax make:
$
fax make prova.fax
[Invio]
Quindi, dopo il controllo dei file prova.fax.*
, si può passare alla trasmissione:
$
fax send 0123456789 prova.fax
[Invio]
Efax genera automaticamente un file di testo contenente tutte le fasi di connessione, quando l'invio di un fax non si conclude con successo. Il nome del file che viene generato è indicato da Efax al concludersi dell'operazione. In ogni caso, l'opzione -v consente di vedere ugualmente ciò che sta succedendo, per cui è facile salvare comunque un rapporto del genere:
$
fax send -v 0123456789 prova.ps 2>&1 | tee prova-report.txt
[Invio]
Questo caso è già stato mostrato. Qui, in particolare, viene mostrato l'esempio di un rapporto del genere, che mostra effettivamente un errore per il quale si richiede la ripetizione della trasmissione. Si osservi che il file prova.ps
viene convertito nel file prova.ps.001
, in formato TIFF, prima della trasmissione.
|
Dal momento che la trasmissione è fallita, si può osservare che viene creato appositamente il file T0123456789.log
. Inoltre, si può osservare l'informazione fornita dal fax remoto sulla propria identità: in questo caso sembra essere il numero telefonico della persona o dell'ufficio a cui fa riferimento il fax.
Leggendo con più attenzione il file, si nota che dopo la trasformazione in TIFF, l'eseguibile che svolge l'operazione è efax, il quale riceve le informazioni relative alla configurazione in forma di argomenti della riga di comando. In pratica, il comando corrispondente è stato:
$
efax -v chewmainrxtf -v chewmainrxtf -d/dev/modem
\
\-x /var/lock/LCK..modem -iZ -i&FX3E&D2S7=120 -i&C0 -iM1L0
\
\-l "+39 0123 456456" -kZ
\
\-h "2001/03/15 15:35 +39 39 0123 456456 Tizio Tizi p. %d/%d"
\
\-t T0123456789 prova.ps.001
[Invio]
Appunti di informatica libera 2006.07.01 --- Copyright © 2000-2006 Daniele Giacomini -- <daniele (ad) swlibero·org>
Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome fax.htm
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