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MagicPoint (1) è un applicativo molto semplice che permette di realizzare delle presentazioni preparando una sorta di script che viene interpretato dal programma mgp. MagicPoint può avvalersi delle librerie VFlib, (2) per la visualizzazione di caratteri delle lingue orientali (giapponesi e altre).
In generale, la cosa importante da apprendere del funzionamento di MagicPoint è proprio la sintassi dei comandi che possono essere inseriti nello script della presentazione.
In condizioni normali, una volta avviata l'esecuzione della presentazione, MagicPoint prende il controllo della stazione grafica, cosa che impedisce di utilizzare il mouse e la tastiera per altri scopi (in pratica non è possibile passare ad altre applicazioni). In particolare, MagicPoint sfrutta tutta la superficie grafica della finestra principale; in questo senso non è adatto a funzionare con un monitor in cui si ha solo una visualizzazione parziale di questa (la superficie virtuale).
Come accennato, quando è in funzione MagicPoint, il mouse e la tastiera servono esclusivamente per interagire con questo. La tabella 170.1 riassume i comandi disponibili da tastiera. In generale bisogna ricordare che la [barra spaziatrice] permette di passare alla scena successiva, così come il primo tasto del mouse; il tasto [p] e il terzo tasto del mouse permettono di passare alla scena precedente; infine, il tasto [q] termina il funzionamento di MagicPoint.
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Durante l'esecuzione è possibile disegnare con il mouse, attivando la funzionalità attraverso il tasto [x], oppure facendo un clic con il secondo tasto del mouse (quello centrale). I disegni che si fanno in questo modo non vengono salvati e servono solo per indicare qualcosa mentre si esegue la presentazione. Per riportare il mouse al suo funzionamento normale si può ripetere l'uso del tasto [x], oppure si può rifare un clic con il secondo tasto del mouse.
La presentazione viene eseguita dall'eseguibile mgp, oppure da mgpnet (che comunque poi si avvale anche del primo):
mgp [opzioni] file_mgp |
mgpnet [opzioni] file_mgp |
Il primo dei due eseguibili si limita a mostrare la presentazione sul terminale grafico attivo; in base alle opzioni utilizzate, può ricoprire tutta la superficie grafica, oppure può limitarsi a funzionare in una finestra comune. Il secondo, avvia a sua volta mgp per la visualizzazione locale, ma mette a disposizione l'immagine della scena in corso attraverso il protocollo HTTP, precisamente alla porta 9 999. In pratica, la platea può collegarsi all'elaboratore che esegue la presentazione, usando l'indirizzo http://nodo:9999
: a intervalli regolari l'immagine della presentazione viene ricaricata automaticamente.
In condizioni normali, basta indicare il nome del file per iniziare la presentazione, senza l'indicazione di opzioni particolari; tuttavia la tabella 170.2 riepiloga quelle più comuni.
Segue la descrizione di alcuni esempi.
$
mgp /usr/share/doc/mgp/examples/tutorial.mgp
[Invio]
Avvia la presentazione del file /usr/share/doc/mgp/examples/tutorial.mgp
.
$
mgp -S /usr/share/doc/mgp/examples/tutorial.mgp
[Invio]
Come nell'esempio precedente, impedendo l'avvio di comandi del sistema operativo richiesti dalle istruzioni contenute in /usr/share/doc/mgp/examples/tutorial.mgp
.
$
mgp -g 640x480 /usr/share/doc/mgp/sample/ascii.mgp
[Invio]
Come nel primo esempio, avviando MagicPoint in una finestra di 640×480 punti.
Una presentazione può essere convertita facilmente in una sequenza di file HTML, attraverso l'opzione -D di mgp. Per esempio,
$
mgp -D /tmp/tutorial /usr/share/doc/mgp/examples/tutorial.mgp
[Invio]
Genera una serie di file nella directory /tmp/tutorial/
, a partire dalla presentazione contenuta in /usr/share/doc/mgp/examples/tutorial.mgp
. In particolare, sono disponibili anche delle riduzioni in formato testo puro. Per esempio, mgp00001.html
rappresenta la prima scena della presentazione, dove il file HTML incorpora il file mgp00001.jpg
corrispondente all'immagine della scena stessa, mentre il file mgp00001.txt
rappresenta una semplificazione della scena in formato testo.
È disponibile anche mgp2ps per la conversione in PostScript. Il suo funzionamento è abbastanza semplice:
mgp2ps [opzioni] file_mgp |
Si osservi che se non viene specificato diversamente attraverso le opzioni, il risultato della trasformazione viene emesso attraverso lo standard output.
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L'esempio seguente trasforma la presentazione contenuta nel file /usr/share/doc/mgp/examples/tutorial.mgp
in un file PostScript denominato tutorial.ps
.
$
mgp2ps -f tutorial.ps /usr/share/doc/mgp/examples/tutorial.mgp
[Invio]
Le regole per la realizzazione del file di presentazione sono il punto più delicato di MagicPoint. Qui viene descritto solo il minimo indispensabile per comprenderne il funzionamento. Per una descrizione completa occorre leggere i file che accompagnano MagicPoint, per esempio /usr/share/doc/mgp/SYNTAX
.
In generale si possono distinguere le righe di commento, i comandi e le righe contenenti del testo. Le righe vuote e quelle bianche sono prese in considerazione come del testo normale. I commenti iniziano con una sequenza di due segni di percentuale (%%), collocati esattamente all'inizio della riga, mentre i comandi iniziano con un solo simbolo di percentuale seguito immediatamente dal nome del comando stesso. Il simbolo # può essere usato ugualmente come prefisso per un commento.
Le righe di testo normale sono quelle che non possono essere riconosciute come commenti, né risultano essere identificate come dei comandi. Teoricamente, un blocco di testo è quello che occupa una riga, qualunque sia la sua ampiezza. Quando si utilizza il comando %leftfill, MagicPoint provvede a riorganizzarlo in base alle dimensioni del carattere. Volendo, nel file di presentazione è possibile continuare le righe utilizzando la barra obliqua inversa (\) subito prima del codice di interruzione di riga alla fine della riga. Sono importanti anche gli incolonnamenti del testo: se una riga inizia dopo un carattere di tabulazione, si intende trattarsi di una voce di un elenco puntato; di conseguenza, due caratteri di tabulazione indicano l'inizio di un sottoelenco.
Per semplificare il compito di chi vuole usare MagicPoint senza troppi problemi esiste un pezzo di configurazione standard. Questo può essere incorporato attraverso il comando %include nella parte iniziale del file, il preambolo, come si vede nell'esempio seguente che mostra l'inizio normale di un file di presentazione.
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L'istruzione %include "default.mgp" definisce l'inclusione del file default.mgp
(che dovrebbe trovarsi nella directory /usr/lib/X11/mgp/
). Il contenuto di questo file predefinito dovrebbe essere quello che si vede qui sotto:
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Tuttavia, potrebbe essere conveniente farne a meno le prime volte, perché il suo utilizzo, tale e quale come si vede, richiede un'ottima conoscenza del significato dei suoi comandi. Per cominciare conviene forse utilizzare il preambolo seguente, in sostituzione dell'inclusione di questo file.
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Il comando %default 1 serve a definire l'aspetto predefinito della prima riga di ogni scena (pagina). Se ci fossero altri comandi %default n, questi servirebbero a descrivere le righe successive. L'ultima dichiarazione fatta in questo modo si riferisce anche alle righe successive restanti. Intuitivamente si comprende che l'argomento size 5 serva a definire la dimensione dei caratteri (in questo caso il numero cinque rappresenta solo una dimensione relativa: valori maggiori si riferiscono a caratteri più grandi). Gli altri argomenti che sono stati separati attraverso delle virgole, sono dei comandi che altrimenti andrebbero indicati con il prefisso % e fanno tutti riferimento alle caratteristiche della riga in questione.
I comandi %tab n servono a definire le caratteristiche delle righe che iniziano con n caratteri di tabulazione. Da quello che si vede dall'esempio, %tab 1 fa sì che venga usato un carattere di dimensione cinque e venga adoperato un quadratino bianco grande il 50 % rispetto al testo.
Sarebbe facile sostituire il colore dello sfondo e quello del testo, per esempio si potrebbero invertire. Tuttavia questo non è conveniente, a meno che ci sia qualche tipo di esigenza, dal momento che le informazioni che si ottengono con il comando [G] risulterebbero poco visibili. |
Dopo il preambolo, inizia la definizione delle singole scene, ovvero delle pagine. Ognuna di queste è introdotta dal comando %page. Dopo questo comando possono essere inseriti altri comandi che riguardano l'aspetto della singola scena; quindi si possono alternare delle righe di testo con altri comandi. È importante osservare che la prima riga di testo non vuota viene trattata come il titolo della scena; questo è ciò che viene mostrato quando si usa il tasto [G] per visualizzare quelli delle scene adiacenti.
Quello che segue è l'esempio di un file di presentazione piuttosto semplice, con sei scene complessive, dove in particolare si vede l'uso dei comandi per le inserzioni di immagini, per l'esecuzione di comandi del sistema operativo e per l'avvio di processi paralleli. Eventualmente, un esempio dello stesso tipo, ma più raffinato, può essere trovato tra i file della documentazione di MagicPoint: /usr/share/doc/mgp/examples/tutorial.mgp
.
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La terza scena dovrebbe apparire come si vede nella figura 170.8.
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La tabella 170.9 riepiloga brevemente alcuni comandi che possono essere usati nei file delle presentazioni.
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Appunti di informatica libera 2006.07.01 --- Copyright © 2000-2006 Daniele Giacomini -- <daniele (ad) swlibero·org>
1) MagicPoint licenza BSD modificata senza il riferimento all'università di Berkeley
Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome magicpoint.htm
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