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Magazzino
} La gestione del magazzino implica la presenza di un archivio che contiene i codici degli articoli utilizzati. La gestione di questo archivio è stata inserita all'interno del menù {Magazzino
}.
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Magazzino
}, {Magazzino articoli
} L'anagrafica del magazzino, ovvero l'elenco degli articoli gestibili è accessibile tramite la funzione {Magazzino articoli
} che si trova nel menù {Magazzino
}.
Si deve tenere presente che l'unico magazzino (deposito) a disposizione è quello principale, cioè quello con codice 00 (zero zero). |
Una volta richiesto di inserire (caricare) i dati, appare la maschera seguente.
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Inizialmente il cursore lampeggia nel campo del codice del magazzino. Dal momento che si utilizza solo un magazzino, si conferma con [Invio] il valore 00 che dovrebbe già apparire come predefinito.
Il campo {Cod. articolo
} permette l'inserimento del codice alfanumerico dell'articolo.
Il codice, essendo alfanumerico, può contenere qualunque simbolo, compreso lo spazio. Ma attenzione, quando si effettuano operazioni con i codici degli articoli, questi codici vanno scritti esattamente come inseriti in precedenza. |
Le lettere maiuscole sono diverse da quelle minuscole; quindi, per esempio, i codici XYZ, xyz, Xyz, xYz, xyZ, XYz, xYZ e XyZ verrebbero considerati come tutti diversi tra di loro. |
Il codice articolo, può essere mnemonico, cioè suggerire già il nome dell'articolo.
Il campo {Descrizione articolo
} permette di indicare il nome dell'articolo. Questo viene poi stampato sui documenti quali i documenti di trasporto (bolle) e le fatture, pertanto deve essere intelligibile anche dai clienti che devono ricevere tali documenti.
Il campo {Unità di misura
} permette di indicare una sigla di due lettere che servono per intendere come si misura l'articolo in questione. La procedura non interpreta queste sigle, la scelta è quindi arbitraria. La procedura consente di gestire due unità di misura diverse collegate da un «moltiplicatore». In pratica, a fianco della voce {Unità di misura
} ci sono tre campi: il primo per l'indicazione della prima unità di misura; il secondo per il fattore di moltiplicazione (il moltiplicatore); il terzo per l'unità di misura secondaria (eventuale). Nel caso dell'acqua (un litro di acqua è uguale a un chilo di acqua), la prima unità di misura potrebbe essere l (litri), il moltiplicatore 1 (uno) e l'unità di misura secondaria kg (chilogrammi). Se si usa una sola unità di misura il moltiplicatore deve essere zero e così l'unità di misura secondaria non viene richiesta.
I campi {n^ prezzo listino
} corrispondono alle quattro categorie di prezzi riferite ai clienti.
Il campo {Articolo alternativo
} permette di inserire il codice di un altro articolo eventuale, che per qualche ragione può risultare equivalente e di conseguenza può essere usato in alternativa a questo.
I campi {Codice fornitore n.
} consentono di indicare quattro codici di quattro potenziali fornitori per questo articolo. Ciò è utile quando occorre effettuare un'ordinazione dell'articolo in questione perché così non si deve ricordare a memoria da chi lo si può acquistare.
La voce {Percentuale sconto
} permette di inserire due sconti in cascata riferiti all'articolo, attraverso altrettanti campi.
Il campo {Scaglione provvigioni
} consente l'inserimento dello scaglione di provvigione che compete all'agente che opera in base agli articoli. Non è il caso del nostro esempio.
Il campo {Gruppo merceologico
} è un codice numerico libero che serve per effettuare stampe degli articoli raggruppati per gruppo merceologico. Se non lo si vuole gestire si può inserire un numero a caso o meglio zero.
Il campo {Codice IVA
} consente di indicare il codice della voce IVA da usare quando questo articolo viene venduto. Questa informazione consente alla procedura di registrare automaticamente le vendite relative alle fatture emesse.
Il campo {Codice distinta
} serve per la gestione della distinta base. In generale si lascia il valore zero; diversamente, un altro valore indica che si tratta di un articolo «composto», cioè formato da più parti.
Il campo {Codice statistico
} serve a indicare l'utilizzo dell'articolo nelle statistiche di vendita: zero significa che l'articolo viene gestito normalmente nelle statistiche di vendita; 5 significa che l'articolo viene gestito nelle statistiche raggruppato con tutti gli altri dello stesso gruppo merceologico; 9 significa che l'articolo è escluso dalle statistiche. Normalmente si inserisce zero.
Il campo {Codice contropartita
} serve a indicare il codice della contropartita di vendita da usare quando si registra la scrittura di vendita con questo articolo. Si riferisce alla tabella contropartite fatture ed effetti.
Il campo {Max mesi invenduto
} permette di indicare un numero di mesi dopo il quale l'articolo viene trattato come invenduto e come tale apparire nella stampa relativa (La funzione {Stampa invenduto
}). Se non serve si può inserire zero.
L'inserimento degli articoli di magazzino indicati più avanti, deve essere fatto tenendo presente le indicazioni seguenti.
I codici articoli vanno scritti così come sono senza l'aggiunta di spazi.
I prezzi di listino vanno scritti senza i punti delle migliaia, altrimenti questi sono interpretati come virgole decimali. I prezzi di listino 2, 3 e 4 possono essere inventati tenendo presente che il loro valore deve essere crescente oppure si possono semplicemente lasciati in bianco.
Non viene inserito nessuno sconto.
Il codice del primo fornitore uno è 4 (Tuttohardware); gli altri non vengono inseriti.
Lo scaglione provvigioni non deve essere inserito (n) perché gli agenti sono collegati ai clienti.
Il gruppo merceologico e l'indice distinta non vengono inseriti, si lascia il valore zero.
L'aliquota IVA è per tutti quella normale, cioè il codice 4 dell'archivio voci IVA.
Non viene inserito l'indicatore statistico (si lascia zero).
Il codice contropartita (di vendita) è zero corrispondente a «merci c/ vendite» (vedere la tabella contropartite fatture ed effetti, nella sezione 559.13).
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Segue un esempio dell'articolo bulk1.2; gli altri articoli vanno inseriti nello stesso modo.
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Magazzino
}, {Magazzino articoli
}, {Variazione
} (leggere) Quando si accede all'archivio articoli di magazzino in variazione, oltre alla maschera già vista per il caricamento, viene visualizzata una seconda parte che normalmente viene gestita solo dalla procedura, ma che può eventualmente essere ritoccata. Segue l'esempio di questa maschera aggiuntiva nel caso dell'articolo bulk1.2:
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Le causali di magazzino servono a descrivere le operazioni che si registrano nella contabilità di magazzino. Nel caso della procedura Spiga PC, queste causali sono già state stabilite; pertanto non è necessario il loro inserimento.
A titolo informativo, vengono riportate queste causali. Si osservi che {Acquisto
} (5) e {Vendita
} (10), si riferiscono rispettivamente al carico per acquisto e allo scarico per vendita.
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La contabilità di magazzino si occupa di registrare le entrate (carichi) e le uscite (scarichi) degli oggetti che sono contenuti in magazzino. Questi oggetti si chiamano articoli e possono essere materie prime, semilavorati, scarti, prodotti finiti o più semplicemente delle merci.
Come nella contabilità generale, queste operazioni vengono annotate in una sorta di prima nota; poi, periodicamente, si può ottenere una stampa di questi movimenti nel giornale di magazzino. Il giornale di magazzino non è bollato ma ugualmente deve essere tenuto regolarmente.
Magazzino
}, {Movimenti di magazzino
} Per registrare le scritture inerenti il magazzino occorre selezionare la funzione {Movimenti di magazzino
} nel menù {Magazzino
}, quindi, per poter inserire i dati si deve selezionare la voce {Caricamento
}. Si ottiene la maschera seguente (il numero del movimento viene stabilito dalla procedura in modo autonomo e nell'esempio si mostrano due «x» per non indicare tale numero che non può essere predeterminato).
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Il cursore si trova posizionato inizialmente sul campo {Codice magazzino
}. Come già specificato nella prima parte, il magazzino 00 (zero zero) è quello predefinito e deve essere usato nel caso in cui esista un solo deposito.
Il campo {Codice articolo
} è il codice dell'articolo (dell'oggetto) per il quale si effettua la registrazione. Se il codice che si richiede sembra non esistere può darsi che non sia stato scritto esattamente come quando inserito nell'archivio degli articoli di magazzino. Se si inserisce zero si termina l'inserimento.
Il campo {Codice causale
} si riferisce alla causale di magazzino. Questa si comporta esattamente come le causali di contabilità e serve a descrivere il significato dell'operazione.
I campi {Numero documento
} e {Data documento
} si comportano come gli analoghi campi nella maschera di inserimento della prima nota. I documenti che giustificano i movimenti di magazzino sono i documenti di trasporto (bolle) e i buoni di carico/scarico (si pensi al caso degli scarichi in lavorazione).
Se l'articolo sta entrando nell'azienda perché acquistato o ne sta uscendo perché venduto, occorre specificare il fornitore o il cliente che è in gioco nel campo {Codice cliente/fornitore
}. Inoltre, se si tratta di una vendita, viene proposto automaticamente l'agente associato al cliente nel campo {Codice agente
}.
Il campo {Quantità movimentata
} esprime la quantità dell'articolo che è stata caricata o scaricata (dipende dalla causale). Questa quantità fa riferimento all'unità di misura che appare automaticamente nel campo precedente: {Unità di misura
}.
Il campo {Valore unitario
} contiene il valore unitario dell'articolo espresso in Euro. Il campo {Sconti
} facilita l'inserimento dei dati copiati da una fattura di acquisto o di vendita quando su questi appaiono gli sconti. Diversamente occorrerebbe ricalcolare il valore unitario netto e questa sarebbe un'operazione scomoda.
Il campo {Valore totale movimento
} riporta automaticamente il valore totale dell'operazione in modo da poterlo confrontare con il documento che si ha davanti. In generale, è questo il dato significativo che viene conservato dalla procedura per ciò che riguarda il valore dell'articolo.
Nella parte inferiore della maschera compaiono delle informazioni sull'articolo che consentono, tra l'altro, di conoscere l'esistenza (la quantità esistente in magazzino) in modo da non tentare di scaricare più di quanto ci sia realmente.
Seguono due esempi da inserire, preceduti dalla descrizione dell'avvenimento per il quale si effettua la registrazione.
Carico per acquisto di 1 000 dischetti bulk da 360 Kibyte, acquistati dal fornitore Tuttohardware srl al prezzo di 0,50 € l'uno; il documento di trasporto ha il numero 19, è stato emesso il 04/06/1981 e ha il numero di protocollo 51.
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Scarico per vendita di 300 dischetti bulk 360 Kibyte, venduti al cliente Alberoni al prezzo di listino già stabilito per questo cliente; il documento di accompagnamento ha il numero 32 ed è stato emesso il 04/06/1981.
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Si noti che se il documento di accompagnamento è stato emesso tramite la procedura Spiga PC, lo scarico della merce viene contabilizzato automaticamente dalla procedura stessa. |
Avvenuto l'inserimento dei movimenti di magazzino è possibile procedere con le stampe di questi.
Magazzino
}, {Stampa movimenti di magazzino
} La funzione {Stampa movimenti di magazzino
} permette di ottenere un elenco delle operazioni effettuate con il magazzino.
A seguito della richiesta di stampa, appare una prima maschera che serve a inserire la data di intestazione e l'ordinamento con il quale si vuole siano stampati i movimenti.
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Una seconda maschera permette di determinare l'intervallo che si intende stampare.
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Per ottenere una stampa totale, è sufficiente premere [Invio] su tutti i campi; la procedura aggiunge quanto serve automaticamente. Tuttavia, si osservi che l'indicazione del periodo va inserita in modo dettagliato, come mostrato nell'esempio.
Stampa schede di magazzino
} Per ottenere le stampe delle schede di magazzino, occorre selezionare {Stampa schede di magazzino
} dal menù {Magazzino
}.
Se viene effettuata la stampa definitiva, i movimenti stampati vengono annullati. Pertanto, si deve richiedere una stampa in prova, ovvero «non definitiva». |
Segue la maschera che viene visualizzata a seguito di una richiesta di stampa delle schede.
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Anche per la contabilità di magazzino esiste una chiusura e un'apertura, ma a differenza della contabilità generale si tratta semplicemente di attribuire agli articoli una giacenza e un valore iniziale per il nuovo anno. Ciò significa che non si devono fare delle scritture di chiusura e di apertura, si deve semplicemente attribuire un valore agli articoli in giacenza in modo da non dover tramandare al nuovo esercizio tutte le operazioni (movimenti) del vecchio esercizio.
Magazzino
}, {Cambio esercizio
} (leggere) Le operazioni di chiusura e apertura per il magazzino sono contenute all'interno della funzione {Cambio esercizio
} del menù {Magazzino
}. Queste vengono richiamate a partire dall'azienda del vecchio esercizio, cioè quello in chiusura.
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Prima di poter eseguire l'operazione di chiusura che consiste nel trasferimento delle giacenze e del loro valore nel nuovo esercizio, occorre azzerare i dati che riguardano i movimenti di magazzino nel nuovo esercizio. Per fare questo, dopo aver selezionato l'azienda del nuovo esercizio, basta selezionare la voce {Azzeramento per nuovo esercizio
}.
Quando si è pronti per il trasferimento al nuovo esercizio delle giacenze iniziali, ci si posiziona nell'azienda dell'esercizio in chiusura e si seleziona la funzione {Apertura saldi
}.
Il programma richiede:
la data in cui effettuare la scrittura della giacenza iniziale (saldo iniziale);
il codice azienda del nuovo esercizio;
il tipo di valorizzazione.
Dal tipo di valorizzazione scelto dipende il valore che viene poi attribuito alle giacenze iniziali.
Il programma chiede inoltre se si tratti di un'operazione definitiva o semplicemente di una prova. L'apertura di prova non è una vera apertura, ma solo un tentativo per vedere se ci sono errori da correggere nelle scritture di magazzino dell'azienda in chiusura prima di fare la vera apertura saldi.
Nella contabilità di magazzino si possono ritrovare le stesse fasi della contabilità generale:
operazioni giornaliere;
operazioni mensili;
operazioni annuali.
Le operazioni giornaliere consistono nella registrazione delle operazioni e nel loro controllo. Le operazioni mensili consistono essenzialmente nelle stampe obbligatorie: schede di magazzino. Le operazioni annuali sono quelle che riguardano la chiusura dell'esercizio e la riapertura.
Appunti di informatica libera 2006.07.01 --- Copyright © 2000-2006 Daniele Giacomini -- <daniele (ad) swlibero·org>
Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome menu_magazzino.htm
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