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WvDial (1) è un programma frontale, per sistemi GNU/Linux, per l'uso e la gestione facilitata di pppd allo scopo di realizzare delle connessioni su linea commutata attraverso il modem. WvDial si prende cura di attivare la connessione, sia in presenza di un sistema di autenticazione tradizionale, sia attraverso i protocolli PAP e CHAP, senza bisogno di intervenire nella configurazione dei file /etc/ppp/pap-secrets
e /etc/ppp/chap-secrets
.
In condizioni normali, WvDial è in grado di configurare quasi completamente il modem, lasciando all'utente l'onere di inserire i propri dati relativi all'utenza remota presso cui si vuole connettere.
Una volta installato WvDial, se non è già il sistema di gestione dei pacchetti della propria distribuzione a provvedervi, bisogna avviare il programma wvdialconf allo scopo di generare il file di configurazione iniziale: /etc/wvdial.conf
. Ci si comporta così (servono i privilegi dell'utente root):
#
wvdialconf /etc/wvdial.conf
[Invio]
In quel momento non si deve muovere il mouse, o comunque non si deve interagire con alcuna unità che utilizzi una porta seriale. La prima volta, si potrebbe ottenere un rapporto simile a quello seguente, dove si vede che viene individuato un modem nella seconda porta seriale:
Scanning your serial ports for a modem. Port Scan<*1>: Ignoring ttyS0 because /dev/mouse is a link to it. ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 -- OK ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 Z -- OK ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 S0=0 -- OK ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1 -- OK ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1 &D2 -- OK ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1 &D2 S11=55 -- OK ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1 &D2 S11=55 +FCLASS=0 -- OK ttyS1<*1>: Modem Identifier: ATI -- 5601 ttyS1<*1>: Speed 2400: AT -- OK ttyS1<*1>: Speed 4800: AT -- OK ttyS1<*1>: Speed 9600: AT -- OK ttyS1<*1>: Speed 19200: AT -- OK ttyS1<*1>: Speed 38400: AT -- OK ttyS1<*1>: Speed 57600: AT -- OK ttyS1<*1>: Speed 115200: AT -- OK ttyS1<*1>: Max speed is 115200; that should be safe. ttyS1<*1>: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1 &D2 S11=55 +FCLASS=0 -- OK Port Scan<*1>: S3 Found a modem on /dev/ttyS1. /etc/wvdial.conf<Warn>: Can't read config file /etc/wvdial.conf: No such file or directory ttyS1<Info>: Speed 115200; init "ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1 &D2 S11=55 +FCLASS=0" |
In condizioni normali, il programma è in grado di individuare il modem e di determinare le sue capacità. Da questo si ottiene un file di configurazione iniziale abbastanza completo, simile a quello seguente:
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Data la caratteristica delle linee telefoniche italiane, per cui non esiste il tono di chiamata, è necessario aggiungere il comando ATX3; inoltre, come si intuisce, vanno definite le ultime tre direttive che appaiono opportunamente commentate. In altri termini, il file va modificato più o meno come si vede nell'esempio seguente, dove i dati relativi all'utenza sono ovviamente inventati:
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In condizioni normali, è sufficiente avviare l'eseguibile wvdial con i privilegi dell'utente root e la connessione dovrebbe instaurarsi senza altri problemi.
È importante sapere cosa fa WvDial con la configurazione di pppd, anche se può essere comodo lasciare fare tutto a lui. Ciò consente di capire in che modo va usato e quali possono essere eventualmente le limitazioni.
In condizioni normali, WvDial fa affidamento sul fatto che pppd riconosca l'opzione call, con la quale si seleziona un file di configurazione specifico nella directory /etc/ppp/peers/
. Per la precisione, WvDial fa in modo che venga letto il file /etc/ppp/peers/wvdial
che si solito dovrebbe trovarsi già lì a seguito della sua installazione.
Oltre a questo, l'eseguibile wvdial crea o modifica autonomamente i file /etc/ppp/pap-secrets
e /etc/ppp/chap-secrets
, in base alle informazioni sull'utenza che appaiono nel file di configurazione. Per questo, quando viene eseguito, ha bisogno di avere i privilegi dell'utente root, che fortunatamente rimangono inaccessibili agli utenti comuni.
In condizioni normali, precisamente quando è previsto l'uso di una sola utenza remota, sarebbe sufficiente utilizzare l'eseguibile wvdial con i privilegi dell'utente root solo la prima volta, dal momento che le modifiche apportate a questi file non avrebbero bisogno successivamente di essere aggiornate. |
Seguendo l'esempio già visto in precedenza, in entrambi i file /etc/ppp/pap-secrets
e /etc/ppp/chap-secrets
apparirebbe in coda la riga seguente:
|
La configurazione automatica, con gli aggiustamenti necessari che sono stati mostrati, può essere molto conveniente per un principiante; tuttavia, la configurazione manuale di WvDial consente di aggiungere delle indicazioni molto utili; in particolare permette di definire utenze differenti, da selezionare attraverso argomenti della riga di comando di wvdial.
Il file in questione può contenere righe bianche e vuote, che vengono ignorate, così come sono ignorate le righe che iniziano con un punto e virgola. Per il resto si tratta di direttive, nella forma
attributo = valore_assegnato |
che possono essere raggruppate in sezioni precedute dalla dichiarazione
[Dialer nome_della_sezione] |
In particolare, come è già stato visto nell'esempio introduttivo, tutte le direttive che non ricadono in sezioni particolari, fanno parte della sezione predefinita, denominata Defaults:
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Altre sezioni possono essere dichiarate per definire delle varianti nella configurazione, che poi vengono selezionate semplicemente nominandole nella riga di comando di wvdial. Per la precisione, tutte le sezioni aggiunte ereditano la configurazione della sezione predefinita, aggiungendo o sostituendo delle dichiarazioni particolari. Si osservi l'esempio seguente:
|
In questo caso, come si può intuire, ogni sezione aggiunta serve a definire un numero telefonico differente, lasciando tutti gli altri dati come fissato nella sezione predefinita.
Naturalmente, la possibilità di gestire sezioni aggiuntive permette anche di intervenire su altre variabili, come la configurazione del modem e la modalità di composizione del numero telefonico:
|
Nell'esempio si vede la definizione di due sezioni: la prima permette di aggiungere un'istruzione al modem, in modo che l'altoparlante risulti disattivato completamente; la seconda permette di richiedere espressamente la composizione a impulsi (il vecchio sistema «decadico» dei telefoni a disco).
Segue la descrizione di alcune direttive di configurazione.
WvDial si avvia attraverso l'eseguibile wvdial, il quale funziona in primo piano in modo predefinito:
wvdial --help |
wvdial --version |
wvdial {sezione...} |
In generale, a parte il caso delle opzioni --help e --version, il cui significato è evidente, si usa wvdial da solo o con l'indicazione di uno o più nomi di sezione della configurazione da prendere in considerazione.
Per concludere il funzionamento del programma, si utilizza il segnale di interruzione, che si ottiene normalmente con la combinazione [Ctrl c]. Segue la descrizione di alcuni esempi.
#
wvdial
[Invio]
Avvia il programma in primo piano, in base alla configurazione della sezione predefinita.
#
wvdial > /var/log/wvdial.log 2>&1 &
[Invio]
Avvia il programma sullo sfondo, ridirigendo i flussi di standard output e standard error nel file /var/log/wvdial.log
.
#
wvdial treviso silenzioso
[Invio]
Avvia il programma richiedendo espressamente l'utilizzo delle sezioni treviso e silenzioso dal file di configurazione.
Appunti di informatica libera 2006.07.01 --- Copyright © 2000-2006 Daniele Giacomini -- <daniele (ad) swlibero·org>
Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome wvdial.htm
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